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Catania
é la seconda città della
Sicilia per grandezza ed importanza: la
città si estende tra il Mar Ionio ed il
vulcano Etna. Città dalla storia millenaria,
ricca di monumenti e di tantissime cose
belle da vedere, nel 2002 il suo centro
storico é stato inserito nella lista del
Patrimonio Mondiale dell’Umanità
dell’Unesco, ha l’aspetto di una città
moderna e operosa che conserva l’elegante
struttura della città barocca, numerose sono
le attrazioni turistiche (mare e storia) che
assieme al crescente sviluppo di attività
mondane (locali e ristoranti) rendono
Catania la città più viva del Sud Italia. Da
visitare, in piazza del Duomo, la
Fontana
dell’Elefante, opera di
Vaccarini, in cui sono rappresentate tre
civiltà: punica (l'elefante simbolo della
sconfitta dei cartaginesi venuti a
conquistare la città sugli enormi
pachidermi), egizia (l’obelisco), cristiana
(croce, palme e globo).
La fontana
dell’Amenano, progettata dallo
scultore napoletano Tito Angelini, in cui é
personificato Amenano, dio fluviale, onorato
nell’antichità dai catanesi.
Il
Duomo
dedicato a Sant’Agata, gioiello prezioso
della città, sfoggia sulla facciata, opera
di Vaccarini, decori di palme, corone e
gigli in onore della santa protettrice.
Imponente é la cupola con intagli arabeschi,
statue di santi e fruttiere mentre
all’interno la cattedrale é semplice ed
essenziale: la Cappella di Sant'Agata
custodisce il ricettacolo con il Busto e lo
Scrigno della santa e alcune opere d’arte
del ‘400, la tomba del Bellini e del
cardinale Dusmet. Da visitare, inoltre, le
tre famose fontane (la
Fontana dei Malavoglia, la Fonte Lanaria, la
fontana di Proserpina) e
Castello
Ursino, sede del
Museo
Civico. In
via
dei Crociferi, fiancheggiata da
sontuose chiese barocche e palazzi
settecenteschi, da ammirare la
chiesa di
S. Benedetto che rappresenta uno
dei punti più alti del decorativismo
tardo-barocco catanese e la
chiesa di
S. Giuliano, attribuita a
Vaccarini, al cui interno sono custodite
importanti opere d’arte: un Crocifisso del
XIV sec, la Madonna delle Grazie di O. Sozzi
e un S. Antonio Abate del ‘600. Poco
distante, in via Vittorio Emanuele c'é il
Teatro
Romano risalente al 415 a.C. del
quale rimangono la cavea, l'orchestra e
alcune parti della scena oltre che l'Odeon
in pietra lavica. In
piazza
Stesicoro, al centro della
città, troviamo i resti dell’Anfiteatro:
la sua arena era seconda solo a quella del
Colosseo e poteva contenere circa 16.000
spettatori. |